Climatizzazione

Migliori termoconvettori smart 2021

I termoconvettori, tra i vari dispositivi di cui ci si può dotare per riscaldare la propria casa, sono una scelta che con il tempo è diventata molto più sostenibile rispetto al passato. Infatti, l’avanzamento tecnologico ha reso questi dispositivi sempre più efficienti.

Recentemente, qui su Domotify abbiamo parlato di come riscaldare un ambiente di 50 m2, in particolare di quali sono le opzioni disponibili sul mercato per potenziare il riscaldamento di casa, o addirittura per sostituirlo. 

Un termoconvettore da solo non può arrivare a riscaldare un ambiente unico di 50m2 come può essere un ufficio open space, ma vista la facilità di spostamento che lo caratterizza, è particolarmente adatto a riscaldare ambienti più compartimentati, come abitazioni o piccoli uffici. 

In quali casi scegliere un termoconvettore

Il termoconvettore può essere usato anche in autonomia rispetto al riscaldamento di casa, ma visti i consumi energetici che comporta, non è una scelta consigliabile se l’idea è quella di utilizzarlo in modo continuativo su ambienti molto ampi. 

Sebbene in termini di efficienza energetica non possano competere con i climatizzatori a pompa di calore, l’apparecchio in sé può arrivare a costare molto meno. Il che li rende la scelta ideale per chi abbia l’esigenza di scaldare un ambiente occasionalmente.

Quindi: può essere perfetto per riscaldare case vacanze, bagni, uffici o camere da letto, insomma quelle aree che non hanno bisogno di un riscaldamento acceso per lunghi intervalli di tempo. 

Tecnologia: come funziona un termoconvettore?

Il termoconvettore, così come le stufe elettriche, funziona per convenzione, ovvero fa passare la corrente in una resistenza che converte l’energia elettrica in calore. 

In linea di principio, questo significa che possono distribuire un kW di calore per ogni kWh di corrente assorbita. Quindi, con un rapporto di 1:1, sono notevolmente meno efficienti dei climatizzatori, che per ogni kW di corrente assorbita possono distribuire fino a 6kW in calore. 

Va detto però che i moderni termoconvettori hanno fatto dei notevoli progressi in termini di resa.

Infatti, pur sfruttando lo stesso principio fisico, i termoconvettori più efficienti riescono a ridurre i consumi, grazie ad altri accorgimenti, che riguardano più la distribuzione del calore, e i materiali impiegati. 

Inoltre, rispetto ai vecchi apparecchi, alcuni termoconvettori sono dotati di termostati che gli consentono di spegnersi quando raggiungono la temperatura richiesta, o addirittura di lavorare a un regime più basso. 

Se avete familiarità con i climatizzatori, questo vi ricorderà la tecnologia inverter di cui sono dotati e che permette ai loro motori di ridurre il numero di giri per mantenere la temperatura desiderata. 

Anche se non si può parlare di un inverter vero e proprio, alcuni termoconvettori raggiungono risultati notevoli in termini di risparmio energetico proprio grazie a queste tecnologie. 

Rapporto tra Watt e metri quadri

Come abbiamo visto, i termoconvettori più avanzati sono dotati di tecnologie che li rendono molto più efficienti, quindi i metri quadri coperti possono variare per ogni singolo dispositivo, tuttavia, è possibile fare una stima del numero di Watt che occorrono per riscaldare la stanza in cui pensiamo di installarlo. 

Il calcolo è questo: 

m3 x coefficiente di coibentazione = y

y x 1000 = Watt necessari

Il coefficiente di coibentazione può variare in base alla posizione geografica e alla presenza o meno di un cappotto termico, quindi anche da quanto è nuovo l’edificio. Può andare da 0.03 a 0.06.

Facciamo un esempio con una stanza di 15 m2 e prendendo come altezza dei soffitti 2,7m e coefficiente di coibentazione ottimale 0.03. 

15 m2 x 2,7 h = 40 m3

40 m3 x 0.03 = 1.2

1.2 x 1000 = 1200 W

Questo calcolo ci aiuta a capire quale prodotto si adatta meglio alle nostre esigenze e a capire perché alcuni termoconvettori particolarmente efficienti, hanno un prezzo più elevato rispetto agli altri. 

Costi energetici dei termoconvettori

I termoconvettori non rientrano nella categoria di prodotti per la quale i produttori sono costretti dalle normative europee a dichiarare una classe energetica. 

Tuttavia, conoscendo il wattaggio, possiamo fare una stima dei costi. 

Un termoconvettore, consumando da 1 a 2 kWh può costare da a 0.2 a 0.4 €/h. Ovviamente ci sono diversi fattori da considerare se si vuole misurare l’efficienza di un prodotto specifico: la qualità del termoconvettore, la temperatura esterna e la coibentazione dell’edificio possono influire molto. 

Ma se si pensa che un climatizzatore a muro può arrivare a costare 0.9 € per 8 ore in funzione, è chiaro che con un termoconvettore si spenderà un po’ di più. 

Connettività 

Un’ultima osservazione va fatta in merito alla possibilità di integrare questi dispositivi nella casa intelligente. 

Questo fornisce ai termoconvettori un nuovo vantaggio rispetto ai termoventilatori. Se i termoconvettori impiegano più tempo dei termoventilatori per scaldare un ambiente, grazie alla possibilità di controllarli da remoto, si può di fatto annullare questo svantaggio, e godere dei benefici di un calore meglio distribuito nell’ambiente. 

I più venduti

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I migliori termoconvettori presenti sul mercato

Ecco i termoconvettori che abbiamo recensito per voi in questo articolo: 

  • Princess Termoconvettore Smart – Il design più moderno
  • Xiaomi Smart Space Heater S – Il miglior rapporto qualità prezzo
  • NOBO E82440015 – Il più efficiente

Princess Termoconvettore Vetro Smart 342001

La Princess Home è un’azienda di elettrodomestici olandese che ha iniziato producendo apparecchi per la cucina. Da anni è anche sul mercato dei radiatori e propone prodotti di qualità piuttosto alta. 

Il Vetro Smart 2320001 è il termoconvettore di punta della Princess, ed è uno dei termoconvettori più venduti su Amazon, al terzo posto nella categoria stufe elettriche. 

Si presenta con un design molto minimal, è completamente bianco e può essere fissato al muro o essere tenuto mobile grazie a dei piedini di supporto. Ha una linea molto elegante e sottile, cosa che lo distingue sicuramente dai vecchi radiatori. 

Il display touch a sfioro aggiunge un tocco futuristico grazie a un feedback visivo sulla temperatura in led. 

Caratteristiche generali

Partiamo dai consumi: il wattaggio massimo del Princess Vetro Smart arriva a 2000, il che significa che è piuttosto abbastanza potente da riscaldare un ambiente da 20 a 30m2

È dotato di due modalità di riscaldamento che gli permettono anche di abbassare i consumi. La Princess non fornisce però dati definitivi sul consumo minimo. 

Grazie al termostato è in grado di essere regolato secondo la temperatura desiderata, che può essere impostata tra i 15 °C e 35 °C.

Per quanto riguarda la sicurezza, tocca tutti gli standard di categoria. Ha una protezione per bambini, e una funzione off qualora il radiatore raggiungesse una temperatura troppo elevata. 

Inoltre è dotato di protezione IP24 per gli spruzzi d’acqua da qualsiasi direzione. Il che gli permette di essere posizionato anche in bagno. 

Connettività

Il Princess non ha un telecomando, ma è in grado di connettersi al WiFi di casa, in modo da poter essere controllato da remoto. Come molti dispositivi per la casa, si connette alla banda WiFi da 2,4GHz. 

È controllabile da Alexa e Google Assistant. L’app dedicata è HomeWizard Climate. 

La valutazione degli utenti Android è 2,5. Mentre quella degli utenti Apple si ferma a 2,3. Una valutazione non ottimale, ma molti dei problemi segnalati derivano dal fatto che non si possa connettere alla banda da 5GHz. Questo significa che se dedicate la giusta attenzione al pairing del dispositivo, molti problemi dovrebbero essere evitati. 

Pregi e difetti

Pregi: 

Il pregio del Princess sta nel fatto di unire le caratteristiche migliori dei moderni termoconvettori a un prezzo piuttosto accessibile. Infatti, non è scontato trovare un termoconvettore dotato di due regimi di potenza e termostato integrato, e in grado di connettersi al WiFi per il controllo da remoto. 

Difetti:

La Princess ha lanciato un ottimo prodotto sul mercato, ma potrebbe fare comunque qualche sforzo in più per quanto riguarda la connettività. A parte il problema del pairing a 2,4GHz, piuttosto comune, alcuni utenti hanno lamentato bug più risolvibili legati all’autenticazione e il riconoscimento dei dispositivi. 

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Xiaomi Mi Smart Space Heater S

Xiaomi è ormai un’azienda leader nel settore degli elettrodomestici smart, ed era inevitabile che fosse presente anche in questa selezione di termoconvettori smart. Il Mi Smart Space Heater S è un termoconvettore da 2200W che secondo Xiaomi è adatto a scaldare ambienti fino a 46 metri quadri.

Le sue dimensioni sono ‎78 x 52.6 x 21.6 cm (lo spessore effettivo del termoconvettore penso sia di circa 10cm, mentre quello riportato sia in riferimento alla larghezza massima, quindi quella dei piedini). Il peso è piuttosto contenuto, 5.7 Kg.

A differenza degli altri due termoconvettori di cui ho parlato prima questo è pensato appunto per stare sui propri piedini e non per essere ancorato ad una parete. Inoltre è dotato di una pratica maniglia che, oltre ad essere utilizzata per spostarlo di stanza in stanza, può anche essere adoperata per stenderci per esempio un asciugamano dopo essere usciti dalla doccia.

Caratteristiche generali

La Xiaomi Mi Smart Space Heater S può essere regolata su sei livelli di temperatura (18, 20, 22, 24, 26 e 28 °C) gestibili in remoto grazie alla connessione via Wi-Fi alla app My Home. Con la potenza di 2200W è in grado di riscaldare in maniera assolutamente silenziosa e ottimale stanze di dimensioni anche superiori a 40 metri quadri, come dichiara anche un utente su Amazon, secondo il quale il dispositivo è stato in grado di aumentare di 5 gradi la temperatura di una stanza di 45 metri quadri nel giro di due ore.

Pregi e difetti

Pregi:

Il termoconvettore della Xiaomi ha un design semplice e moderno, con funzioni smart garantite dalla collaudata app My Home, il tutto ad un prezzo molto contenuto.

È inoltre il più potente della lista, in grado di riscaldare ambienti di metrature anche superiori ai 40 metri quadri.

Difetti:

Niente da segnalare

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NOBO E82440015

Negli ultimi tempi hanno fatto molto parlare di sé i radiatori norvegesi, o svedesi. Se ne sente parlare in termini senz’altro positivi per quello che riguarda i consumi. Tra diversi marchi disponibili, abbiamo scelto di parlare dei prodotti dell’azienda norvegese Nobo. 

I radiatori Nobo si presentano tutti con un design ridotto all’osso nella parte frontale: un pannello bianco dai bordi smussati. Un piccolo display digitale con tasti a pressione è disposto sul bordo in alto a destra. 

Sebbene vi siano dei piedini in dotazione per disporlo in mezzo a una stanza, è chiaramente concepito come un radiatore da parete. Questo perché solo uno dei due lati è bianco e uniforme. Mentre sul lato posteriore trovano posto la spina elettrica e gli alloggiamenti per le viti del supporto da muro. 

Le dimensioni del Nobo variano in base al wattaggio del dispositivo. Nel caso del Nobo da 1500W misura 102.5 x 40 cm per soli 9 cm di spessore, cosa che gli permette di avere un peso piuttosto contenuto: 8kg. 

Caratteristiche generali

La Nobo dichiara che il radiatore da 1500W possa essere utilizzato in un ambiente fino a 30m2. Sia tenendo presente il calcolo che abbiamo visto prima, sia guardando alle prestazioni anche ottime di altri termoconvettori, quelli del Nobo sono numeri che possono insospettire. 

La domanda che sorge spontanea è questa: come può un termoconvettore che utilizza il principio fisico della convenzione, scaldare di più rispetto agli altri? 

Come abbiamo detto all’inizio infatti, il principio della convenzione, in cui la corrente elettrica viene trasformata in calore passando all’interno di una resistenza, ha una resa di 1 kW di calore per 1kW di corrente. 

Tuttavia, abbiamo anche parlato di come ottimizzando al massimo la distribuzione dei componenti e la scelta dei materiali, alcuni apparecchi riescano ad andare al di sopra di questa soglia. 

La Nobo sostiene di aver raggiunto dei risultati notevoli nell’ottimizzazione dei consumi grazie a due principali fattori: 

  1. La resistenza ha un’ampia superficie di scambio termico, ma è progettata per assorbire meno, infatti, invece che a serpentina come i tradizionali termoconvettori, viene disposta linearmente lungo il radiatore e all’interno di un dissipatore di alluminio. Una pasta a base ceramica è inserita tra la resistenza e il dissipatore lungo tutta la lunghezza del radiatore, questo consente una più uniforme distribuzione del calore. 
  1. Il radiatore è dotato di un termostato digitale programmabile che gli permette di gestire due temperature e quindi di ottimizzare i consumi. 

Anche se la Nobo non è l’unica azienda ad aver dotato i propri apparecchi di un termostato, la combinazione di questi due fattori, gli consente di ottimizzare i consumi al di sopra della media, o di lavorare su superfici più ampie. 

Per quanto riguarda la sicurezza, la Nobo rispetta lo standard IP24, quindi, come il Princess, i suoi prodotti possono essere posizionati in bagni o cucine perché protetti da spruzzi d’acqua in tutte le direzioni. 

Connettività

Dal punto di vista della connettività la Nobo sembra aver fatto un ottimo lavoro. Infatti la sua app Nobø Energy Control per il controllo da remoto soddisfa molti amanti della domotica e si è posizionata con un voto di 3.3 sul play store di Google e 3.2 sull’App Store degli utenti Apple. 

Può sembrare un risultato mediocre, ma se rapportato alla concorrenza, evidenzia uno sforzo da parte della ditta di soddisfare i propri clienti anche per quanto riguarda la connettività. Senza fare paragoni in altri segmenti di mercato, basta guardare i risultati ottenuti dalla Princess Home con la loro app HomeWizard. 

Purtroppo non è integrata con Google Assistant o Alexa, cosa che lascia spazio a miglioramenti per future versioni. 

Pregi e difetti

Pregi: 

Il consumo di energia elettrica è senz’altro il pregio del radiatore Nobo. Infatti come abbiamo visto, questo radiatore riesce a lavorare su superfici più ampie della media grazie a una scelta di componenti molto più evoluta rispetto al passato. 

Difetti:

Seppure l’app Nobø Energy Control riesca a funzionare bene e soddisfare buona parte degli utenti, farebbe piacere vedere delle implementazioni che comprendano grafici con la storia dei consumi e delle statistiche per capire come ottimizzare al meglio il suo utilizzo. 

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In conclusione

Il termoconvettore moderno, come abbiamo visto, è una scelta molto più sostenibile rispetto al passato. Soprattutto per chi sta implementando soluzioni ecosostenibili come l’energia fotovoltaica all’interno delle proprie case. 

In questo articolo abbiamo preso in considerazione tre prodotti, che hanno più o meno le stesse funzioni, e che possono coprire le stesse superfici. Tuttavia sono prodotti diversi nelle loro caratteristiche e nella resa. 

Il Princess Vetro Smart, può essere una buona soluzione per chi volesse dotarsi di un dispositivo dal design accattivante, e con prestazioni piuttosto significative. Senza rinunciare ai vantaggi offerti dal controllo in remoto. 

Al top di gamma troviamo il radiatore della ditta norvegese Nobo. Il quale grazie a una scelta di materiali molto avanzata, riesce a distribuire calore su metrature al pari della concorrenza, consumando il 20-25 % in meno. Qui dovrebbe cadere la scelta di chi vuole dotarsi di un dispositivo per un uso meno sporadico. 

La proposta Xiaomi rappresenta la scelta più economica ma non per questo più povera. Anzi, si tratta del termoconvettore più performante in termini di potenza, accompagnato da un ottimo supporto remoto dell’app My Home. Il tutto in un pacchetto dal design semplice ma curato. Con il suo prezzo inferiore ai 100€ e decisamente più basso rispetto agli altri due dispositivi (in particolare del Nobo), a meno che non vogliate un termoconvettore da appendere al muro o più efficiente nei consumi, il Mi Smart Space Heater S è davvero la scelta più ovvia.

Tabella riassuntiva

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