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Dyson migliora il suo robot aspirapolvere con il 360 Heurist

Nel 2014 Dyson aveva messo in commercio il suo primo robot aspirapolvere, il Dyson 360 Eye.

In realtà il 360 Eye non era proprio il primo robot aspirapolvere a cui il team Dyson aveva lavorato. Già nel 1998 infatti avevano sviluppato un robot aspirapolvere, il DC06.

Il primo robot aspirapolvere Dyson, il DC06

Questo però non rispondeva agli standard prestazionali Dyson e quindi sono andati avanti a lavorarci su fino al 2014, con il risultato di arrivare al 360 Eye.

Il Dyson 360 Eye

Il 360 Eye a suo tempo era stato promosso come ben due volte più potente rispetto alla concorrenza, ed ora il suo successore, il Dyson 360 Heurist, dopo lunghi test in Giappone ed il lancio in Canada, Cina e Germania nel 2018, viene introdotto anche in UK.

Grazie ad una serie di aggiornamenti tecnici il nuovo modello è più potente, preciso e smart di quello vecchio (e ci mancherebbe..). Il 360 Heurist infatti ha una potenza di aspirazione maggiorata del 20%, nuovi sensori, e sistemi di aspirazione e di navigazione migliorati.

Andiamo a vedere più in dettaglio di che si tratta.

Design

Dal punto di vista del design il nuovo 360 Heurist è molto simile al 360 Eye, con una linea che si differenzia dalla maggior parte degli altri robot aspirapolvere per una altezza più pronunciata e un colore blu intenso.

Le dimensioni del 360 Heurist sono 24 cm di lunghezza, 23 di larghezza e 12 di altezza, per un peso di 2,51 kg. Rispetto alla maggior parte degli altri robot aspirapolvere il 360 Heurist di Dyson è più compatto (circa 10cm in meno di diametro), il che ne favorisce i movimenti in spazi stretti, ma è anche un po’ più alto. Potrebbe quindi avere qualche difficoltà in più a pulire zone con ostacoli bassi.

Il robot si muove grazie a due mini-cingoli che gli permettono di superare ostacoli bassi, come ad esempio un tappeto particolarmente spesso, senza problemi.

Il Dyson 360 Heurist

Caratteristiche tecniche

Il nuovo robot aspirapolvere Dyson ha una spazzola che va da bordo a bordo (212 mm), in modo tale da non lasciarsi dietro nulla e utilizzare tutta la larghezza del robot per massimizzare l’area coperta, mantenendo però le dimensioni compatte. La spazzola è dotata di quasi 7000 setole in nylon (6947 per l’esattezza), più rigide rispetto a quelle utilizzate nel 360 Eye, e può girare fino a 1600 giri al minuto.

Il motore è invece rimasto lo stesso, ovvero il Dyson V2 da 78000 giri al minuto, ma la potenza di aspirazione è comunque salita del 20% (non è chiaro in che modo hanno ottenuto questo miglioramento).

Il sistema di filtraggio Radial Root Cyclone (tecnologia ciclonica), che permette di separare la polvere dall’aria, è anch’esso rimasto invariato, e riesce a bloccare tutte le particelle fino a 0,3 micron di diametro.

Tecnologia Ciclonica di Dyson 360 Heurist

La tecnologia smart che consente al robot di pulire in autonomia ogni angolo della nostra abitazione è invece costituita da un processore quad core, 8GB di memoria flash (il 360 Eye ne aveva solo 256MB), una telecamera e diversi sensori che permettono al 360 Heurist di tracciare, registrare ed aggiornare la mappa di casa ad ogni ciclo di pulizia, per una precisione sempre più elevata.

Sensori e navigazione

Il Dyson 360 Heurist utilizza la tecnologia vSLAM – Simultaneous Localisation and Mapping (che ho approfondito in questo articolo) per determinare la sua posizione nello spazio grazie ad una serie di sensori ottici che registrano le distanze ogni 20 millisecondi.

Sopra il robot è installata una fotocamera (con sensibilità alla luce raddoppiata rispetto al vecchio modello) dotata di 8 LED bianchi ad intensità variabile che si accendono ogniqualvolta il robot si trova in una zona scarsamente illuminata.

Illuminazione a LED

Il 360 Eye utilizzava invece una serie di LED infrarossi, che però non avevano una performance ottimale in quanto la telecamera non riconosceva l’ambiente allo stesso modo che con la luce visibile.

Oltre a fotocamera e illuminazione LED, il Dyson 360 Heurist si avvale di due sensori di ostacoli, due sensori anti-caduta, due sensori di distanza dal muro, due sensori di “tempo di volo” (ToF – Time of Flight) e un accelerometro.

I sensori di ostacoli sono posti davanti e dietro e permettono al robot di rallentare e fermarsi prima di sbattere contro qualcosa. I sensori anti-caduta servono appunto ad evitare che il robot finisca giù per le scale o che si arrampichi su qualcosa che potrebbe farlo ribaltare. I sensori di distanza dal muro, posti lateralmente, servono invece ad assicurare che il robot pulisca il pavimento fin sotto al margine col muro.

Infine i sensori ToF, introdotti con questo modello e posti davanti e dietro, servono a registrare esattamente cambi di posizione del robot nello spazio, in modo che sappia sempre dove si trova. Hanno un range di azione di 2 metri, per un totale quindi di circa 4 metri.

La fotocamera, accoppiata a questi diversi sensori, consente quindi al 360 Heurist di avere un campo visivo a 360 gradi con un diametro di circa 4 metri e di lavorare quindi in sicurezza anche in condizioni di bassa luminosità, evitando ostacoli, oggetti, scale, ecc. (se è buio pesto la navigazione potrebbe però comunque risentirne).

Modalità di funzionamento e autonomia

Il Dyson 360 Heurist ha 3 modalità di funzionamento: Max, High e Quiet.

In modalità Max il robot lavora a massima potenza e velocità, con una autonomia che arriva a circa 30 minuti.

In modalità Quiet, ovvero silenziosa, l’autonomia arriva invece a circa 75 minuti.

Quando la batteria si sta per scaricare, il Dyson ritorna automaticamente alla base di ricarica, ricarica che richiede circa 90 minuti, per poi continuare se necessario la pulizia.

Come controllarlo

Il Dyson 360 Heurist, come gli altri dispositivi smart Dyson, viene comandato al meglio tramite l’app dedicata Dyson Link.

Attraverso questa app si può selezionare la modalità di pulizia, automatizzarne il funzionamento, ma soprattutto configurare e personalizzare la sua attività nei diversi ambienti di casa.

Dalla app Dyson Link possiamo infatti visualizzare la mappa delle aree della nostra casa in cui il robot ha effettuato la pulizia. Queste diverse aree possono essere configurate con diverse frequenze e modalità di aspirazione. Per esempio possiamo impostare la cucina in modo che venga passata in modalità Max due volte al giorno, mentre le camere da letto soltanto una volta al giorno in modalità Quiet.

Selezione delle zone attraverso l’app Dyson Link

In più, se ce ne fosse il bisogno, si possono creare fino a 10 aree in cui invece il robot NON deve andare.

Queste sono senza dubbio delle funzionalità molto comode che permettono di avere una casa sempre pulita senza quasi pensarci.

Il Dyson 360 Heurist si connette sia via Wi-Fi (2.4 e 5 GHz) che Bluetooth.

Prezzo

Il prezzo, come ci poteva aspettare da un prodotto Dyson, è piuttosto alto (in questo momento 849€ su Amazon).

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