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Recensione Proscenic M7 Pro

Tra i marchi asiatici di robotica per la casa come Ecovacs, Roborock e Xiaomi, Proscenic, con la sua linea di prodotti, si stabilisce nella fascia media, perlomeno come prezzo. Infatti con il suo M7 Pro, un robot da meno di 500€, l’azienda è arrivata a proporre un robot con una caratteristica che per il momento è esclusiva di modelli e marchi più costosi. 

La principale proposta di Proscenic con questo modello è infatti l’aggiunta di una stazione di svuotamento automatico, fino a poco fa una prerogativa dei Roomba più costosi e del modello di punta di Ecovacs, il Deebot T8 AIVI e del nuovo Roborock S7 in arrivo nei prossimi mesi. 

C’è da dire che nel complesso Proscenic non raggiunge le prestazioni del Deebot o dei Roomba i7 e s9, tuttavia il semplice fatto di offrire questa opzione, a un prezzo che non supera i 500€, è una proposta davvero allettante. La stazione di svuotamento automatico è infatti una delle ultime caratteristiche più innovative che hanno fatto fare un grande salto in avanti ai robot aspirapolvere, in quanto ci avvicinano sempre di più alla promessa di una pulizia totalmente automatica. 

Vediamo quindi cosa ha da offrire il Proscenic M7 Pro, un buon aspirapolvere, ma un lavapavimenti non eccezionale. 

Caratteristiche tecniche

  • Dimensioni e peso: 34.67 x 34.67 x 9.65 cm; 3.63 Kg
  • Potenza di aspirazione: 2700 pa
  • Capacità del contenitore raccogli-polvere: 600 ml
  • Capacità serbatoio acqua: 110 ml
  • Capacità della stazione di svuotamento: 4300 ml
  • Superficie massima consigliata: 84 m2 con una ricarica
  • Batteria: 2700 mah
  • Autonomia: 100-150 min
  • Tempo di ricarica: 4.5 ore
  • Rumorosità massima: 88 dB

Navigazione e mappatura

M7 Pro usa la tecnologia LiDAR per navigare in modo intelligente e restituire una mappa delle stanze in cui opera. Al momento, il LiDAR è probabilmente il sistema di navigazione più preciso e anche il più diffuso (leggi questo articolo per saperne di più sulle diverse tipologie di navigazione).

È molto interessante che un robot su questa fascia di prezzo sia in grado di eseguire una mappatura: non solo perché questa gli consente di navigare efficientemente per rette parallele all’interno della stanza, ma anche perché in questo modo è in grado di capire sempre dove si trova, quindi di fare una pausa per ricaricarsi e ricominciare a lavorare dal punto in cui aveva interrotto.

Questo assicura al robot una maggiore autonomia, ma soprattutto garantisce una pulizia più accurata e metodica in tutte le stanze, poiché con un robot a navigazione random non è mai certo che tutta la superficie venga coperta prima di una pausa per la ricarica, in particolare in stanze di grandi dimensioni. Tramite app è inoltre possibile verificare che il robot sia passato in tutte le stanze e anche vedere nel dettaglio qual è il percorso che ha seguito. 

Proscenic M7 Pro offre anche la possibilità di dividere manualmente la mappa in diverse aree di lavoro e di creare mappe multilivello per case a più piani (fino a 3). Insomma, per quanto riguarda la mappatura, non manca nulla di significativo all’appello delle funzioni più interessanti dei recenti robot al top di gamma. 

Aspirazione e pulizia

Proscenic M7 Pro ha tre diverse modalità di aspirazione: standard, silenziosa e potente. Dall’app è possibile scegliere in quale modalità far operare il robot, ma è anche in grado di capire quando aumentarla in autonomia, come ad esempio sui tappeti. 

È molto efficiente nella raccolta dei detriti, soprattutto grazie alle due spazzole frontali che fanno confluire i detriti nel suo percorso di pulizia, anche se l’elevata velocità a cui ruotano non esclude che qualche detrito venga invece respinto e sparso sul pavimento. Un problema che accomuna molti robot aspirapolvere e che per ora è stato completamente risolto solo da iRobot con l’ultimo Roomba s9. 

M7 Pro funziona come lavapavimenti, modalità che può essere attivata anche mentre aspira, così da compiere entrambe le operazioni in una sola passata. Purtroppo però la distribuzione dell’acqua non è regolata elettronicamente, ma semplicemente con la gravità, cosa che può risultare in un eccesso di acqua rilasciata sui pavimenti. Non è adatto quindi a lavorare su superfici delicate come il parquet, dove si vorrebbe poter regolare la quantità di acqua rilasciata. 

Un altro problema che riguarda la pulizia dei pavimenti è che nonostante sia in grado di rilevare i tappeti automaticamente, durante la pulizia con il panno non è in grado di evitare in autonomia i tappeti. Per porvi rimedio è possibile creare delle barriere virtuali specifiche per la pulizia con il panno, conosciute anche come no-mop zones tramite l’app, una buona soluzione offerta anche dai robot top di gamma, che però in molti casi riescono in autonomia a capire quando evitare i tappeti. 

Funzioni app e connettività

Come molti robot o dispositivi smart, il Proscenic M7 Pro si può connettere solo alla banda da 2,4GHz. Una volta connesso, tramite app è possibile programmare la pulizia tra giorni, orari e spazi diversi. 

Durante il primo ciclo il robot crea una mappa della casa e, sebbene vi sia una divisione in stanze automatica, sarà meglio farla manualmente per ottenerne una più accurata; in questo modo sarà possibile creare programmazioni specifiche per le diverse aree della casa.

Barriere virtuali

Come ho accennato parlando della funzione lavapavimenti, M7 Pro offre la possibilità di creare barriere virtuali per evitare di passare con il panno sui tappeti, che non vengono riconosciuti in autonomia. Ovviamente si possono creare anche delle aree off limits oltre le quali il robot non si spingerà in nessun caso. Particolarmente utili per evitare che il robot si avventuri in zone in cui è facile che si incastri o in cui ci sono molti oggetti sparsi sul pavimento. 

Sono queste tutte funzioni che sono presenti normalmente nei robot che eseguono una mappatura per navigare, e va detto che aggiungono molto valore all’esperienza dell’utente, anche se da qualche anno alcune aziende (come Ecovacs con il T8 AIVI o Roborock con l’S6 Max V) stanno cercando di rimuovere anche questo tipo di interazione, facendo sì che i robot riconoscano in autonomia le “aree a rischio”. 

Compatibilità con assistenti vocali

Chi ha già iniziato a sviluppare una casa smart basata su Alexa o Google Assistant troverà tutte le opzioni di controllo vocale tramite questi due assistenti. Sono funzioni piuttosto basilari che permettono di avviare o interrompere la pulizia e anche inviarlo alla stazione di ricarica. Il supporto per Homekit invece non è disponibile.

Svuotamento polvere automatico

La possibilità di aggiungere la stazione di svuotamento automatico unita al prezzo complessivo che rimane sotto i 500 €, è ciò che rende davvero unico questo robot. Infatti è da qualche tempo che alcuni marchi come iRobot e Ecovacs hanno implementato questi dispositivi che ci avvicinano molto alla promessa di una pulizia davvero automatizzata, dal momento che grazie a questo sistema si può far lavorare il robot anche per più di trenta giorni senza mai andare a svuotare la vaschetta. 

La stazione è attualmente acquistabile separatamente al robot con una cifra che si aggira intorno ai 100 €. 

Per svuotarsi, il robot si avvicina con la parte posteriore alla stazione di svuotamento. Una volta che ha terminato, si girerà per ricaricarsi. Un processo un po’ più macchinoso rispetto a quello molto più elegante dei modelli iRobot o Ecovacs, ma che non compromette comunque l’esperienza dell’utente dal momento che non richiede alcuna interazione. 

La stazione di svuotamento presenta comunque qualche piccolo problema: va infatti segnalato che un solo ciclo di svuotamento può non essere sufficiente per liberare completamente la vaschetta, soprattutto se contiene molti detriti di grandi dimensioni. Inoltre, se si monta la vaschetta per l’acqua, questa andrà a coprire la bocchetta per lo svuotamento, che quindi dovrà avvenire una volta che la vaschetta è stata rimossa manualmente. 

Proscenic M7 Pro a confronto

Proscenic M7 Pro VS Proscenic M6 Pro

Proscenic M6 Pro

Pur trattandosi di modelli simili per quanto riguarda la mappatura e le modalità di aspirazione, vi sono alcune differenze determinanti per quanto riguarda il lavaggio con il panno e l’autonomia. M6 Pro infatti, nella funzione lavapavimenti è più efficiente poiché è dotato di un motorino per la distribuzione dell’acqua, infatti è possibile regolare il livello di umidità del panno. Mentre per quanto riguarda l’autonomia, M7 Pro può sicuramente apportare un contributo maggiore grazie alla stazione di svuotamento automatico, che unita alla funzione ricarica e riparti, rende di fatto irrilevante la durata della batteria. 

Quindi, se siete alla ricerca di un supporto alla pulizia quotidiana, ovvero a un dispositivo che mantenga la casa pulita anche lavando il pavimento, M6 Pro è sicuramente una scelta più indicata. 

Mentre se siete alla ricerca di un dispositivo che possa lavorare in autonomia per lunghi periodi di tempo, senza alcuna interazione da parte vostra, M7 Pro è quello che fa per voi. Ma va ricordato che per usare la stazione di svuotamento occorre sempre rimuovere la vaschetta dell’acqua, problema che si va aggiungere alle prestazioni poco più che basilari nella funzione di lavaggio. 

Proscenic M7 Pro VS Roomba i7+ 

La differenza più evidente tra il Roomba i7+ e il Proscenic M7 Pro è sicuramente il prezzo: il primo costa all’incirca il doppio del secondo. Si tratta però di due modelli con caratteristiche esteriori simili, ma che a uno sguardo più attento presentano profonde differenze in termini di efficienza e per quanto riguarda l’esperienza dell’utente. 

Entrambi i robot offrono la possibilità di aggiungere una stazione di svuotamento automatico. Seppure grazie a tecnologie diverse, entrambi navigano in modo intelligente e creano una mappa dell’area di lavoro che è possibile dividere e delimitare. M7 Pro è anche lavapavimenti, ma considerando che in quest’area le prestazioni non sono poi così entusiasmanti, e che comunque la vaschetta dell’acqua interferisce con lo svuotamento automatico, non si tratta di una differenza molto rilevante. 

Quindi, come fa il Roomba a giustificare i quasi 500€ in più? Ecco solo alcuni degli aspetti in cui il Roomba supera il Proscenic M7 Pro

  • La stazione di svuotamento automatico è molto più efficiente ed è molto più difficile che anche detriti di dimensioni più grandi si inceppino o rimangano addirittura nella vaschetta del robot 
  • Con la tecnologia Imprint Smart Mapping (presente anche nel Roomba s9) l’i7 naviga in modo davvero eccellente: è infatti in grado di leggere l’ambiente in modo approfondito e di migliorare la navigazione col tempo, riducendo la probabilità che si incastri e il numero di collisioni
  • Con la mappatura del Roomba i7 è possibile creare un gran numero di zone all’interno di una stessa stanza e dire al robot, anche tramite comandi vocali, di pulire in un punto specifico (ad esempio sotto al tavolo della cucina)
  • Grazie alla doppia spazzola, le prestazioni del Roomba i7 (e di tutti i Roomba in generale) sui tappeti, rimangono ad oggi insuperate

Leggi questo articolo per una recensione più approfondita del Roomba i7.

Proscenic M7 Pro, rimane comunque un prodotto molto interessante perché offre un robot con stazione di svuotamento automatico a un prezzo imbattibile e che può essere anche qualcosa di più di un supporto alla pulizia manuale. 

Proscenic M7 pro VS Roborock S5 Max

Roborock S5 Max

Leggermente più costoso dei modelli Proscenic M6 Pro e M7 Pro, il Roborock S5 Max si presenta come un aspirapolvere e lavapavimenti con caratteristiche simili, ma anche una maggiore efficienza. Roborock è infatti uno dei marchi più apprezzati nel mondo degli aspirapolvere robot. I motivi risiedono proprio nell’ottimo pacchetto fornito, che consente un livello di pulizia elevato sia per quanto riguarda l’aspirazione che il lavaggio.

La differenza principale nella funzionalità tra il modello di Roborock e il Proscenic è la stessa che ho sottolineato tra M6 Pro e M7 Pro: ovvero la presenza di un serbatoio con regolazione elettronica dell’acqua. Questo fa del Roborock un lavapavimenti molto più efficiente del M7 Pro. 

Un’altra area in cui S5 Max eccelle è quella della raccolta dei capelli e dei peli di animali: Roborock ha infatti migliorato la spazzola con un sistema misto a setole convenzionali e in gomma, che consentono di ridurre al minimo la possibilità che i capelli, anche i più lunghi, si aggroviglino. 

Insomma, il vantaggio di acquistare il Proscenic resta quello di avere a disposizione anche la stazione di svuotamento automatico, a scapito delle prestazioni come lavapavimenti. Certo che se però questo non rientra nelle priorità, se riuscite a trovare il Roborock S5 Max sui 400€, ovvero circa allo stesso prezzo dell’M7 Pro (senza stazione di svuotamento), direi che si tratti di una scelta generalmente superiore.

Pro e contro

Pro

  • È molto potente e funziona bene in modalità aspirazione
  • Tramite la mappatura, offre numerose opzioni di controllo tipiche dei robot più avanzati
  • A un prezzo contenuto, è possibile avere un robot con stazione di svuotamento automatica, che può ridurre notevolmente le nostre interazioni con il robot (se usato senza panno per lavare i pavimenti)

Contro

  • Non ha molto da offrire come lavapavimenti: non ha un sistema di regolazione intelligente dell’acqua, e la vaschetta va tolta prima di farlo svuotare nella stazione di svuotamento automatico
  • Lo svuotamento automatico può presentare problemi con detriti di dimensioni più grandi, che si possono inceppare o rimanere nella vaschetta della polvere

Considerazioni finali

Insomma, chi dovrebbe acquistare il Proscenic M7 Pro? 

Chiunque sia alla ricerca di un aspirapolvere robot con caratteristiche avanzate ma tutto sommato economico e che possa lavorare in autonomia per più giorni grazie allo svuotamento automatico. Va ricordato che si tratta comunque di un aspirapolvere robot e non tanto di un lavapavimenti, poiché, seppure dotato di panno e vaschetta per la pulizia dei pavimenti, non regge il confronto con modelli simili sulla stessa fascia di prezzo. 

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